giovedì 22 marzo 2018

Riccione – Contrapposizioni trasportistiche tra zona “mare” e Paese.

Quando si parla della nota cittadina di Riccione si allude sempre alla sua parte marittima e turistica, fatta di spiagge, divertimenti, movida e chi più ne ha più ne metta. Chi raggiunge la “Perla Verde” solitamente lo fa nei mesi estivi, in alternativa in determinate occasioni del periodo invernale, ad esempio per le festività natalizie, o durante i week-end di autunno, inverno e primavera, in particolar modo se caratterizzati  dal bel tempo. 
Conseguenza di questo è che la parte più conosciuta ai molti è quella collocata a mare della linea ferroviaria Bologna – Ancona dove, a livello urbanistico, la maggioranza degli edifici sono costituiti da alberghi, negozi e/o strutture ricettive. 
Vi è poi l’altra parte di Riccione, quella forse più vissuta dai suoi cittadini nel corso dell’interno anno, collocata a monte della ferrovia dove sono presenti soprattutto fabbricati ad uso abitativo, ma anche i principali punti di riferimento a livello istituzionale: è qui che hanno infatti sede il municipio, l’ospedale ed i principali istituti scolastici.
Se da un lato la parte marittima di Riccione viene identificata nelle zone del Porto Canale, di viale Ceccarini o del lungomare, il fulcro della zona detta “Paese” viene invece identificato nella porzione più prossima a Corso Fratelli Cervi ed a viale Lazio, ma la cittadina riccionese ha un’estensione molto più vasta rispetto a tutto questo!!!



Un’analoga contrapposizione tra la zona “mare” e quella “paese” la si può trovare anche in ambito trasportistico. 
Nella zona più prossima alla costa ha sede il principale capolinea riccionese, quello di P.le Curiel. Proprio presso il noto terminal si attestano o fanno transito la stragrande maggioranza delle linee che servono la cittadina della Perla Verde, prime tra tutte le “costiere” 11, che garantisce il collegamento con Rimini, e  125 che invece crea una serie di interazioni verso sud con Misano e Cattolica.  Oltre a queste non va dimenticata l’urbana 43 che, grazie ai suoi dure rami “A” e “B”, serve un po’ tutto il territorio comunale. Vi è poi la 58, che invece si spinge fino a Coriano e Croce, col surplus invernale fino a Morciano e quello estivo per Fontanelle o per l’Acquafan. E poi le extraurbane minori che, in base ai vari periodi dell’anno, creano una serie di interazioni verso l’entroterra: l’unica di queste presente tutto l’anno nella fascia costiera riccionese è la 172 da/per Misano Monte, San Clemente e Morciano, ma in inverno, prettamente negli scolastici, si aggiungono anche quelle contraddistinte dai numeri 55, 134 e 171, finalizzate agli spostamenti degli studenti. 

Nella parte a monte della linea ferroviaria, il punto in cui attualmente transitano il maggior numero di corse è quello prossimo alla parte storica della zona Paese ed all’Ospedale. Qui non vi è un capolinea dotato di  terminal, come nel caso di p.le Curiel per la zona mare, ed anche le percorrenze sono inferiori rispetto a quelle registrate lungo la litoranea.
Nella zona “paese” non vi è alcuna traccia di corse caratterizzate dai numeri 11 o 125. Il principale collegamento con Rimini è garantito, nell’intero corso dell’anno, dalla linea 124 che assicura anche una serie di collegamenti con la val Conca, fino a Morciano di Romagna. 
Tra le linee annuali che transitano da paese vi sono anche l’urbana 43, ma col solo ramo “B”, l’intercomunale 58 e l’extraurbana 172.
Poi le scolastiche: oltre alle già citate linee 55 (La Cella – Misano – Riccione), 134 (che garantisce svariati tipi di collegamenti) e 171, vi sono da registrare alcune corse contraddistinte dai numeri 174 e 180, anch’esse gravitanti sulla Val Conca ed accomunate dal fatto di percorrere il tratto tra Rimini e Riccione prevalentemente lungo la SS16 Adriatica. 
Da menzionare anche il transito di una sola corsa della linea 178, con partenza da Morciano (via Abbazia) poco dopo le 13:00 ed arrivo al Centro Studi di Riccione dopo aver effettuato il tipico tracciato “via Santa Monica”.
Unico assente, un collegamento diretto tra la zona Paese e Cattolica, che vada oltre alle corse scolastiche della linea 134; comunque sia le possibili interazioni delle linee 43 e 58 con la rivierasca 125 sono molteplici e ben si prestano ad ovviare a questo piccolo gap, ovviamente con un cambio in p.le Curiel. 


Come ben sappiamo, anche il futuro del TPL riccionese sarà condizionato dall’avvio del TRC: chissà se la tanto discussa infrastruttura porterà le varie linee di TPL a confluire tutte assieme in un unico punto, prossimo a quello che è ora il confine tra la parte “mare” e  quella “monte” della cittadina della “Perla Verde”, ossia lungo l’asse ferroviario, accanto al quale la nuova filovia svolgerà servizio. 
Come si dice in questi casi “Chi vivrà vedrà!!!”.

A completamento del testo corrente, non potevamo non inserire due immagini, una relativa alla zona “mare”, l’altra a quella “paese”, entrambe raffiguranti due autobus da 18 metri.
La prima, un scatto “classico”, ritrae il filo-snodato VanHool AG300 T matr. 36503 che fa bella mostra di se presso p.le Curiel, in servizio su una corsa della 11 diretta alle terme.
La seconda immagine vede invece protagonista il BredaMenarinibus M 340U matr. 36026, impegnato sulla 180 per Morciano, in transito nei presi dell’ospedale di Riccione.

Francesco Gardini – 22/03/2018

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