martedì 29 agosto 2017

LE LINEE 1 E 2 DELL'ATAM DI RIMINI (1960–1992)


di Roberto Renzi  - 29/08/2017


Il 5 ottobre 1959 è la data di nascita dell’Azienda Trasporti Autofiloviari Municipali (ATAM): in questa data il Consiglio Comunale di Rimini delibera di dare un assetto definitivo alla già avvenuta assunzione diretta del servizio filoviario Rimini–Riccione, costituendo all’uopo un’azienda speciale distinta dall’amministrazione ordinaria del Comune.
Come conseguenza di questa decisione, il 23 giugno 1960 nella città di Rimini cominciano a operare quattro autolinee urbane, che insieme alla filovia vanno a costituire per la prima volta nella storia della città una rete organica di trasporto pubblico affidata a un unico gestore.
In questa sede ci occuperemo delle linee 1 e 2, che per oltre trent’anni dalla loro istituzione costituirono il “cuore” del servizio urbano di Rimini, collegando il centro storico con i quartieri dell’immediata periferia a monte e a mare e che sopravvissero solo di pochi mesi alla cessazione della gloriosa municipalizzata.
In origine, la linea 1, dal quartiere Lagomaggio (a Sud-Est) al colle di Covignano, era lunga 7,5 km. Il primo capolinea era ubicato in viale Capizucchi, una stradina attigua alla via Lagomaggio, arteria quest'ultima lunga oltre 2 km e dal particolare andamento - nel primo tratto va da mare verso monte, per poi piegare ad angolo retto in direzione del centro cittadino - che veniva percorsa dal bus per tutta la sua lunghezza. La linea proseguiva poi per viale Tripoli, via Roma, via Dante (percorsa per un breve tratto nei due sensi, onde effettuare la fermata davanti alla stazione ferroviaria), via IV Novembre, piazza Tre Martiri, via Garibaldi, fino alla via Covignano, il cui tratto collinare era ancora in parte costituito da una stretta e ripida strada in terra battuta. Non essendo inizialmente possibile raggiungere la località San Fortunato, dove si trova l’Abbazia di Santa Maria di Scolca (che ancora porta i segni della terribile battaglia che qui si svolse nel settembre 1944), per qualche tempo la linea si attestò in piazzale Danesi (oggi piazzale Ruffi), poco oltre il bivio per il Santuario delle Grazie; solo nel marzo 1961 la linea 1 raggiunse il capolinea di San Fortunato.
Su questa linea circolavano due vetture ed era programmata una corsa ogni mezz’ora dalle 6.30 alle 20, poi una ogni ora fino alla mezzanotte.
La linea 2 iniziò a operare tra piazza Tre Martiri, la stazione FS e il quartiere di San Giuliano Mare (capolinea in via Lucio Lando, raggiunto attraverso le vie Zavagli e Ortigara) con una lunghezza di 3,9 km. Per effettuare una corsa ogni 30 minuti dalle 6.30 alla mezzanotte era sufficiente una sola vettura: se ne aggiunse una seconda dal 21 novembre 1960, quando la linea fu prolungata a monte del centro, fino al Villaggio Ina Casa attraverso la via Dario Campana.
La tariffa di corsa semplice dei servizi urbani fu fissata in 30 lire, prendendo come riferimento quella in vigore sulle “tratte minime” della linea filoviaria; per l’intero percorso della linea 1, da Lagomaggio a Covignano, erano tuttavia richieste 50 lire.
Con un prolungamento di qualche centinaio di metri dall’INA Casa, la linea 2 raggiunse il 3 febbraio 1962 il Villaggio Azzurro, lungo la via Marecchiese. Il Villaggio è un’area recintata, al cui interno sorgono palazzine-alloggio destinate agli addetti alla base aerea di Miramare.  La linea 2 si attestò sulla viabilità esterna, senza entrare nel Villaggio, che del servizio pubblico aveva una limitata necessità: all'epoca, il trasporto dei militari e dei loro familiari avveniva per mezzo di autobus dell’Aeronautica Militare (erano impiegati prevalentemente dei FIAT 309 CaNSA interurbani) che svolgevano dei veri e propri servizi a orario, di collegamento con l’aeroporto “Giannino Vassura” e con altri punti del territorio.
Il 23 giugno 1960, l’inaugurazione delle nuove linee era stata affidata a sei autobus Lancia del tipo 3RO/P3 inviati a Rimini come noleggio dall’Azienda Tranviaria Municipale di Bologna (Gruppo ATM 2001–2012, anno di costruzione 1948). Tra la fine del 1960 e l’inizio del 1961 vi furono le consegne dei primi autobus urbani ATAM, ordinati alla Carrozzeria Menarini di Bologna: cinque FIAT 309 e due FIAT 411UM.


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Per alcuni anni le linee 1 e 2 non subirono alcuna variazione. Su entrambe la frequenza dei passaggi era di 30 minuti durante il giorno e di 60 nella fascia serale (dalle 20 alle 24 circa) e i rispettivi orari erano sfalsati di 15 minuti in modo che nel tratto comune, dalla stazione ferroviaria a piazza Mazzini, si avesse un'alternanza dei transiti. La linea 1 partiva dai due capilinea ai minuti 0 e 30, la 2 ai minuti 15 e 45. In seguito la linea 1 verrà potenziata (una corsa ogni 20 minuti) e il capolinea di Lagomaggio riposizionato in via Praga, all'angolo con viale Pascoli. Dall'orario invernale 1969-'70 vi fu addirittura uno sdoppiamento di entrambi i capilinea, più accentuato sul lato monte, dove in alternativa al colle di Covignano si raggiungeva il quartiere Padulli transitando sulla S.S. 16 (Nuova Circonvallazione), mentre sul lato mare, in alternativa a via Praga la metà delle corse veniva attestata in via Aleardi. Sul tratto centrale (da via Lagomaggio a via Covignano) la frequenza passò a 15 minuti. Dopo qualche tempo le corse Aleardi–Padulli divennero “linea 6”, un numero che nel servizio urbano di Rimini ha sempre avuto un destino effimero: nel 1965 fu in servizio una linea 6 da via Sebastiano Satta a piazza Tre Martiri, anche in quel caso con funzione di potenziare la linea 1, ma l'esperimento durò pochi mesi. Nel frattempo, la frequenza era aumentata anche sulla linea 2, da 30 a 20 minuti.
Nelle ore di punta dei giorni di scuola, per rispondere alla domanda di trasporto per e dagli istituti di istruzione superiore, che verso la fine degli anni sessanta si erano in parte trasferiti nel “Centro Studi” della Colonnella, in tangenza alla via Lagomaggio, furono programmate diverse corse bis.
Lo storico liceo scientifico “Serpieri” manteneva invece la sua sede nei pressi della via Covignano: la linea 1, con i suoi bis tabellati “Scuole Lagomaggio” e “Scuole Covignano”, divenne la linea più frequentata dagli studenti.
Nei primi anni settanta, mentre sulle linee 2 e 6 gran parte delle corse veniva affidata ai nuovi Monocar 1151 (1101–1105) - autobus a tre porte con guida a sinistra, che potevano essere considerati i successori del FIAT 309, del quale condividevano gran parte della meccanica e il motore 220H - scompariva la figura del bigliettaio, sostituita dalla macchina emettitrice di biglietti: dapprima (estate 1971) limitatamente servizio serale, successivamente (1972) anche durante il giorno. 
Dal 2 febbraio 1974, durante il periodo della crisi energetica che aveva comportato il blocco domenicale del traffico privato, vi fu un’ulteriore riforma della rete ATAM, con  l’istituzione di nuovi servizi nel forese, tra i quali la linea “1 barrato”, che raggiungeva la Centrale ENEL presso il Ghetto Calorè (tra Covignano e Montecieco) con corse dapprima autonome dalla linea 1 vera e propria. A fine decennio le corse per la Centrale ENEL verranno incorporate nella linea 1 (vedi foto 19). Sempre in quella data, il capolinea dei Padulli venne sdoppiato: una corsa su tre raggiungeva il viadotto autostradale in fondo alla via Padulli anziché il capolinea tradizionale di via Villagrande (anche questa configurazione sarebbe stata in seguito modificata, vedi foto 23).
In tutti questi anni la linea 2 aveva subito tre rilevanti modifiche: nel 1965 il giro nel quartiere di San Giuliano Mare era stato rovesciato (anziché entrare dal Ponte dei Mille con capolinea in via Lucio Lando si entrava dal Ponte della Resistenza e si faceva capolinea in via Borgatti); nel 1970 il capolinea del Villaggio Azzurro fu portato in piazzale Caduti di Cefalonia; nel 1974 nuova modifica al giro di San Giuliano, che diveniva una “racchetta” monodirezionale (via Madonna della Scala, via Treves, via Zavagli, via Ortigara, via Lando, via Coletti).
Si giunge così al 1980, quando il percorso della linea 1 a Lagomaggio venne unificato con una configurazione detta “a greca” (via Maffei, via Chiabrera, via Settebrini, via Lagomaggio, via Praga, via Pascoli, via Lagomaggio...) e scomparve il numero 6: i tempi non erano ancora maturi per i suffissi letterali e le corse per i Padulli erano semplicemente indicate dal cartello.
La linea circolare 18/19, inaugurata il 19 gennaio 1980, cominciò a “insidiare” le due linee tradizionali, che per tutti gli anni ottanta furono gradualmente ridimensionate a favore della nuova arrivata, che metteva in comunicazione tra loro vari quartieri. Per esempio, il servizio serale fu eliminato dalle linee 1 e 2 e istituito sulla circolare.

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Il 30 dicembre 1986, per tutte le linee esclusa la filovia, vi fu lo spostamento della fermata centrale da piazza Tre Martiri a piazzale Gramsci (un'area allora molto degradata e percepita come lontana dal centro); per la 1 e la 2 questo fu un colpo mortale, dato che gran parte della loro utenza effettuava tragitti molto brevi: l'accesso al centro storico diventava più facile in bicicletta o a piedi.
Si giunse così al 13 settembre 1992, quando avvenne una vasta ristrutturazione della rete della nuova azienda cosorziale Tram Rimini che non risparmiò le storiche linee 1 e 2: dal giorno successivo il colle di Covignano verrà raggiunto dalla linea 15, i Padulli dalla linea 21 (senza più transito sulla Statale), San Giuliano Mare dalla linea 7 e via Praga dalla sola linea 18/19. Entravano in funzione (con transito in pieno centro) le “nuove” linee circolari 1 e 2, effettuate con Pollicino, che in varie zone della città (Villaggio Ina Casa, via Dario Campana, tratto urbano della via Covignano) prendevano il posto di quelle vecchie. Successivamente, dapprima nel periodo estivo, poi tutto l'anno, la 2 servirà di nuovo San Giuliano Mare, con un percorso molto simile a quello della linea storica.
Come mai in quella occasione per le nuove linee si conservò la vecchia numerazione pur in presenza di una notevole differenziazione dei percorsi? La risposta è banale: se in quell'estate del 1992 non si fosse deciso di conservare i numeri 1 e 2, da allora - forse per sempre - avremmo avuto una rete... che comincia dal 3!


In copertina: I cinque FIAT 309 Menarini (1016–1020), primi autobus urbani di Rimini, presentati in piazza Cavour durante le festività natalizie del 1960 (foto D. Minghini, Biblioteca Gambalunga).

1. Orario 29 giugno 1960. La linea 2 è ancora limitata al tratto piazza Tre Martiri–San Giuliano Mare (Archivio ex Atam).



2. Un Lancia 3RO noleggiato da ATM Bologna in servizio sulla linea 1 esegue l'inversione a U davanti alla stazione di Rimini. Fino al 1970 sia le corse per Covignano che quelle per Lagomaggio fermavano alla “pensilina B”; successivamente le prime furono instradate su via Roma e via Tonti per poter eseguire la fermata “Bar Lino” (collezione Roberto Renzi).



3. L'interno di un FIAT 309 della fornitura 1960. Si riconosce la doppia leva del cambio, necessaria a innestare le marce “ridotte”, particolarmente utili nelle salite. Per questo motivo questi autobus furono utilizzati a lungo sulla linea 1, il cui percorso comprendeva la lunga rampa fino al capolinea collinare di San Fortunato (foto D. Minghini, Biblioteca Gambalunga).



4. Piccoli dettagli che ancora oggi non sfuggono agli occhi degli appassionati: sui “plurimus” laterali delle vetture 1016, 1021, 1022 (azionati dal bigliettaio) erano indicati semplicemente gli estremi del percorso, ma non la linea! (collezione Roberto Renzi).



5. Linea 1: il capolinea di Lagomaggio, inizialmente ubicato in via Capizucchi, con  la vettura 1020 e la coppia autista-bigliettaio (collezione Roberto Renzi).



6. Linea 2: capolinea del Villaggio Azzurro, in via Magellano. Stavolta, davanti alla vettura 1018, posa solo l'autista, Leo Lotti (collezione Roberto Renzi).



7. Alle pensiline della stazione ferroviaria nel 1962 fermano un 309 diretto a San Giuliano Mare e un vecchio filobus della dotazione originaria, anno 1939 (foto D. Minghini, Biblioteca Gambalunga).



8. La rete urbana di Rimini da un cartoncino del 1964, imitazione naïf della mappa del tube di Londra. Le linee 1 e 2 compaiono per la loro intera estensione; le fermate di tutte le linee (non solo della 4 e della 11 come oggi) sono numerate progressivamente; quelle del centro, comuni a più linee, sono contrassegnate da lettere (collezione Roberto Renzi).



9. Classica immagine estiva (1 agosto 1964) della stazione di Rimini a opera di Davide Minghini. Oltre al 309 diretto a Covignano compare un 411 impiegato come rinforzo sulla filovia (Biblioteca Gambalunga).



10. Orario dell'effimera linea 6, che si effettuò per pochi mesi nel 1965. Dalla via Sebastiano Satta l'autobus si immetteva sulla via Lagomaggio, realizzando un potenziamento della linea 1 nelle ore di punta (collezione Roberto Renzi).



11. Tranvieri al lavoro dopo una copiosa nevicata (probabilmente del gennaio 1967) per liberare un tratto di strada da adibire a capolinea provvisorio della linea 1 ai piedi del colle di Covignano. Si noti la FIAT 600 Multipla di servizio (foto Paolo Crescentini).



12. Mentre nella direzione “mare–monte” le linee 1 e 2 transitavano sulla via Garibaldi, nella direzione opposta il tratto piazza Mazzini–piazza Tre Martiri si effettuava percorrendo la via Bastioni Meridionali e il corso d'Augusto. Nella foto, databile intorno al 1968 (notare il capannello di giovani, tipico di quell'angolo), un 309 della seconda fornitura sta per entrare in piazza Tre Martiri dal corso d'Augusto. Dal 1 ottobre 1973, con l'inversione del senso unico sulla via Garibaldi, i due percorsi saranno effettuati al contrario (da “La Rimini che non c'è più”).



13. Utenti in salita sulla linea 1 verso il centro alla fermata 17 (via Covignano di fronte alle scuole Toti), Sulla palina non compare ancora la linea 6, la cui istituzione farà sì che su questo tratto di strada la frequenza aumenterà fino a 15 poi a 10 minuti (foto Davide Minghini, Biblioteca Gambalunga).



14. Il Breda Pistoiesi matricola 1050 sta per partire dal Centro Studi della Colonnella per una corsa bis fino a via Covignano, aprile 1970. (foto Davide Minghini, Biblioteca Gambalunga).



15. All'inizio degli anni settanta sulla linea 1 si cominciano a vedere i Monocar 1101 (FIAT 409 Menarini). Eccone uno che ha appena effettuato la fermata 20 sulla via Covignano, sotto casa dell'Autore... (foto Roberto Renzi).



16. Ingrandimento di una carta della rete ATAM del 1973, che mostra chiaramente il percorso delle linee 1, 2 e 6. La 1 e la 6, dato il lungo tratto comune, sono entrambe di colore azzurro (collezione Roberto Renzi).



17.  Con l'orario estivo 1973 alcune corse per Covignano, anziché al capolinea di San Fortunato, sono dirette alla Galvanina, l'antica fonte romana del colle. L'obiettivo di Nedo Bianchini, fotografo “ufficioso” dell'ATAM, immortala una della prime corse in prossimità del nuovo capolinea, sulla via San Lorenzo a Monte. Notare come la matricola dell'autobus, in origine 1026, sia diventata 1426.



18.  Transito davanti al Tempio Malatestiano del 418 Menarini matricola 1806 diretto a San Giuliano: dalla seconda metà degli anni settanta, sulle linee 2 e 6 cominciano a essere impiegati i FIAT 418AC (vedi I Fiat 418 a Rimini); sulla linea 1 però si continuerà a lungo a preferire vetture con il cambio manuale, come quella dell'immagine successiva... (foto Nedo Bianchini)



19.   La corsa di mezzogiorno per la Centrale ENEL, effettuata dalla 1632, è presa d'assalto dagli studenti alla fermata, oggi non più esistente in questo senso di marcia, di via Lagomaggio zona Centro Studi, ottobre 1977 (foto Roberto Renzi).



20.  Dal 1970 i piccoli Monocar 1151 furono impiegati intensamente sulle linee 2 e 6. Nella foto, La vettura 1102 già riverniciata in giallo arancio, in servizio dal Villaggio Azzurro a San Giuliano Mare, ripresa mentre transita davanti a “tempietto” di Sant'Antonio in piazza Tre Martiri nell'estate 1978 (foto Nedo Bianchini).   



21.   L'apertura al traffico nel 1980 della via Chiabrera - qui percorsa dalla 1646 proveniente dal centro - consente di modificare il percorso della linea 1 nel quartiere Lagomaggio, sopprimendo la linea 6 e unificando il capolinea in via Maffei con transito anche dall'Ospedale. Oggi questa strada è percorsa dalla circolare 18/19 (foto Roberto Renzi).



22.  I Monocar 201NU, consegnati a partire dal 1981, sono i primi autobus con il cambio automatico a essere utilizzati sulla linea 1. Qui vediamo la vettura 2016, entrata in servizio da pochi giorni, in via San Lorenzo a Monte angolo piazzale Ruffi proveniente dal ramo Galvanina, nel marzo 1982 (foto Roberto Renzi).



23.  Un 418 Menarini (1806), ricolorito in giallo arancio, espleta servizio sulla linea 2 nel 1989 (foto Luca Kaiblinger)



24.   Per qualche tempo, intorno al 1990, il capolinea dei Padulli fu ubicato in via Tristano e Isotta. Nella foto compare un altro 418 Menarini, la vettura 1802 (foto Roberto Renzi).



25.  Il capolinea della Galvanina (che nelle ore notturne veniva raggiunto da Blue Line, data la presenza della nota discoteca “Bandiera Gialla”) con in sosta la vettura 1801 nel giugno 1992. Da alcuni mesi l'ATAM ha passato le consegne all'azienda consorziale Tram Rimini ed è imminente una vasta ristrutturazione della rete (foto Roberto Renzi).  



26.  Domenica 13 settembre 1992 è l'ultimo giorno di vita delle linee 1 e 2 “storiche”. Dal giorno successivo più nessuna linea transiterà dal sottopasso di via Madonna della Scala, dove è stato immortalato il 418 Cameri matricola 1815 (foto Roberto Renzi).


  
27.  L'angusto capolinea di San Fortunato costringe a una manovra in retromarcia le corse (oggi molto rare e comunque effettuate con autobus da 7 metri) che qui devono invertire il senso di marcia. Nella foto del 20 agosto 1993 compare il FIAT 470.10.20.98 matricola Tram 1605 ex TPU Riccione, in servizio come linea 15 (foto Roberto Renzi).



domenica 27 agosto 2017

Linee Mare, cardine estivo del servizio extraurbano forlivese e cesenate.

Una delle peculiarità del servizio trasportistico della provincia forlivese consiste nel fatto che, all’intero della rete extraurbana, sono presenti una serie di tratte conosciute ai molti come “Linee Mare”, alle quali viene associato lo slogan pubblicitario “Tintarella con il Bus”, aventi il compito di garantire una serie di interazioni tra varie zone dell’entroterra e la costa. Alcune di esse hanno radici lontane, altre invece più recenti, risalenti alla metà degli anni 2000, quando ATR era già diventata una Agenzia per la Mobilità.
All’interno di questo scritto cercheremo di analizzare, in ordine numerico, tutte queste tratte, attraverso l’ausilio delle immagini.

Quella “del Rabbi”, anche se un po’ impercettibile.


La prima linea mare di cui diamo nota è la Premilcuore – Forlì – Atlantica, nata poco più di 10 anni fa dall’unione di corse su due storiche linee forlivesi: la 129 (Premilcuore-Predappio-Forlì) e la 126 relativamente ad uno dei due rami estivi, più precisamente quello che da Forlì raggiunge Cervia, spingendosi poi verso sud, fino al parco acquatico di Atlantica.
La linea 129-126 viene garantita giornalmente da una coppia di corse. Nei feriali l’autobus parte da Premilcuore alle 6:45, arrivando al PuntoBus di Forlì alle 7:56, orario in cui riparte sulla 126, raggiungendo Atlantica due minuti prima delle 9:00.
Il rientro è previsto per il tardo pomeriggio, più precisamente alle 17:53 dal parco acquatico situato nella zona Ponente di Cesenatico. L’arrivo a Forlì è fissato per le 18:55, quello a Premilcuore alle 20:06.
A gestire il servizio in queste giornate è l’azienda privata “Tonarelli” di Forlì, avente in carico la residenza premilcuorese da una quindicina di anni.
Nei giorni di festa, da alcuni anni a questa parte, subentra Start, con la tratta che viene “spezzata” a Forlì. In andata si può contare sulla corsa Premilcuore-Predappio delle 6:35 il cui bus titolare, dopo una sosta al capolinea di arrivo indispensabile per effettuare una coppie di corsette, previo l’impiego di un “Daily”, sul ramo da/per Predappio Alta, riparte alle 7:30 giungendo a Forlì alle 8:01. In attesa al PuntoBus vi è un autobus della linea 126 che effettua partenza al medesimo orario, arrivando ad Atlantica alle 9:03.
Per il ritorno si può contare sulla 126 che parte alla volta di Forlì alle 17:38, ultimando il suo viaggio alle 18:40. Per la ripartenza sulla 129 dall’autostazione forlivese non bisogna attendere neanche un minuto. L’autobus però, analogamente a quanto avviene al mattino, raggiunge Premilcuore con una sosta a Predappio tra le 19:16 e le 19:30, tempo in cui il “Daily” compie un giro fino a Predappio Alta.
L’immagine allegata ritrae il MyWay matr. 20727, da anni titolare delle corse feriali della 126-129, in quanto assegnato in sub-affido alla ditta “Tonarelli”.
Piccolo rammarico: peccato che, né sui libretti orari, tantomeno sui display, sia attualmente segnalato l’abbinamento estivo tra le linee 129 e 126.

Meldola, crocevia tra la Val Bidente ed il Mare.


La seconda linea che menzioniamo è la 130 Meldola – Cesenatico, nata nella seconda metà degli anni 2000 sulle ceneri del collegamento sperimentale S.Sofia - Cesenatico, definito all’epoca come “Linea Mare della Val Bidente”. La “troncatura” è stata attuata contando sulle possibili coincidenze, presso Meldola, con la linea 132 (Forlì PuntoBus – S.Sofia), la principale che serve la valle.
La 130 ha attualmente, nel territorio meldolese, capolinea fissato presso Para, borgata posta lungo la “Bidentina” laddove è presente il bivio in cui ha origine via Monda, la provinciale che porta a S.Martino in Strada.
Da quel punto la 130 si muove in direzione della cittadina meldolese, servendo il principale terminal degli autobus e proseguendo in direzione della località termale di Fratta. Si continua poi toccando Selbagnone, raggiungendo quindi la cittadina di Forlimpopoli da dove si prosegue per alcuni km lungo la via Emilia in  direzione sud, fino al raggiungimento del bivio per Panighina. Ivi giunti avviene una svolta a sinistra per andare a servire le frazioni bertinoresi di S.Maria Nuova e S.Pietro in Guardiano.
Si prosegue poi verso mare, percorrendo prevalentemente la “Cervese” che consente di entrare nell’abitato di Cervia all’altezza della zona delle saline. Nel territorio cervese vengono servire la cittadina stessa, il lungomare Deledda e le località di Pinarella e Tagliata. Ci si addentra nel territorio cesenaticense una volta giunti a Zadina, toccando poi il parco di Atlantica, la zona Ponente (ma non il suo lungomare), la stazione ferroviaria, viale Roma ed il lungomare Carducci, lungo il quale, all’altezza di P.le Marconi, è posto il capolinea finale.
La linea 130 viene garantita attualmente da un programma di servizio che prevede due coppie di corse giornaliere. Le partenze da Meldola (Para) sono alle 7:40 e 13:15, mentre i rientri da Cesenatico sono fissati per le ore 11:40 e 18:30; il tempo di percorrenza della tratta è pari ad un’ora e 25 minuti. La linea viene gestita in sub-affido dal gruppo CR-Bus.
In allegato proponiamo un’immagine del MyWay matr. 20705, una delle vetture principalmente impiegate su questa tratta nel corso dell’estate 2017.

L’Arezzo.


Continuando in ordine numerico, la terza linea mare della quale diamo nota è la 142 Arezzo – S.Mauro Mare, tratta riconducibile alla storica linea stagionale Arezzo – Rimini di Sita/ATR.
Di lei abbiamo già parlato, all’interno di queste pagine, ad inizio luglio in concomitanza con i sui primi giorni di servizio, visto che il programma di esercizio prevede per essa una coppia di corse giornaliere nel periodo compreso tra il 1° luglio ed il 31 Agosto: la percorrenza in andata effettua partenza alle 5:55 dal terminal della stazione ferroviaria aretina, quella di rientro alle 17:30 da S.Mauro Mare.
Ricordiamo che, a seguito delle modifiche apportate nel 2014, la 142 rimane invariata nella porzione tra Arezzo e Bagno di Romagna, con tragitto attraverso il Passo dei Mandrioli. Scendendo a valle è stato creato un dualismo con la 222 (della quale parleremo poi), eliminando i transiti da Sarsina, Cesena e Milano Marittima e Cervia, inserendo quello presso il lungo pineta di Pinarella, prima località servita sulla costa, oltre a quelli presso il parco acquatico cesenaticense di Atlantica e la zona più prossima al mare nel quartiere Ponente.
Anche la 142 è una linea che viene esercitata tramite l’impiego dei MyWay “verdi”; tra di essi vi è anche la vettura 20714, una di quelle che da diversi anni si trova in sub-affido alla ditta “Baschetti” di S.Sepolcro (AR), vettore che ha ricevuto in carico questa linea sul finire degli anni ’90.

La 167 da Sogliano


Un’altra delle linee mare storiche di ATR è la 167 Sogliano – Bellaria, prolungata da alcuni anni verso sud fino ad Igea Marina.
Il percorso della 167, da Sogliano, prevede discesa a valle lungo la SP11, effettuando transito presso gli abitati di S.Maria in Converseto, Borghi ,Tribola e Montalbano, ricalcando il percorso previsto anche per la linea 141.
Giunti alle porte di Savignano sul Rubicone si devia a destra inserendosi su via Sogliano, andando a servire il colle che sovrasta la cittadina, quello di Castelvecchio, proseguendo verso il centro della medesima ed effettuando un uncino all’interno del quartiere “Cesare”. Dopo un breve tratto di via Emilia si raggiunge la locale stazione ferroviaria, proseguendo poi alla volta di S.Mauro Pascoli. Usciti dalla medesima ci si immette su via Cagnona che permette di raggiungere la prima località marittima prevista sul percorso, quella di S.Mauro Mare. Di qui si procede solcando il medesimo precorso della linea 4 di Rimini raggiungendo dapprima Bellaria e poi Igea Marina, con capolinea finale posto su viale Pinzon.
La linea 167 viene garantita nel corso di tutto il periodo estivo da due coppie di corse, una nella fascia oraria mattutina, l’altra in quella pomeridiana, con partenze, in andata, previste da Sogliano alle 7:20 e 13:45, mentre per il ritorno si può contare sulle corse da Igea Marina delle 12:35 e 18:25.
In merito alla stagione 2017, la novità riscontrata sulla 167 è riconducibile al ritorno in pronta fissa degli autobus extraurbani da 12 metri, dopo alcuni anni in cui a farla da padrone sono stati i “furgoni” (in particolar modo i Daily), in alternativa gli Iveco 370E.9.27 DallaVia Giotto.
Anche in questo caso il mezzo prevalentemente impiegato è un MyWay, più precisamente la capostipite 20700, fissa già da diversi anni presso la residenza esterna di Sogliano, in uso al vettore “F.lli Spighi”, subappaltatore della 167.

La Roncofreddo – Cesenatico.


Il numero successivo, il 168, appartiene anch’esso ad una “linea mare”, ma del gruppo di più recente istituzione: trattasi della Roncofreddo – Cesenatico.
La cittadina di Roncofreddo è posta sul crinale che divide il fondovalle del Fiume Rubicone da quello del torrente Rigossa. Dal centro del borgo collinare l’autobus scende verso valle su via Giovanni XXIII, riconducibile nella “Provinciale 40”; lungo essa si raggiunge dapprima l’abitato di Cento e si prosegue alla volta di Longiano, effettuando il caratteristico transito dal capolinea posto nella piazza principale, dinnanzi alla basilica. Si continua in discesa alla lungo via IV Novembre e via Crocetta, in direzione dell’omonimo abitato, proseguendo fino alla via Emilia, solcata in direzione sud fino al raggiungimento della stazione ferroviaria di Savignano sul Rubicone, dove è garantita la coincidenza con la linea 167.
All’interno del territorio del “basso Rubicone” vengono servite anche le cittadine di S.Mauro Pascoli e Gatteo Terra. Percorrendo la “Provinciale 33” e via Rigossa si raggiunge Gatteo Mare, prima località toccata lungo la costa; si continua verso nord percorrendo il Lungomare Carducci raggiungendo Cesenatico dove, presso il capolinea del “Porto Canale”, lungo via Anita Garibaldi, la 168 termina il proprio viaggio, o lo inizia in senso opposto.
Anche questa linea, effettuata in sub-affido dall’azienda cesenate “Rossi Group”, presenta un programma di esercizio che conta al proprio interno due coppie di corse giornaliere aventi partenze da Roncofreddo, in andata, alle 7:30 e 13:55, mentre i ritorni da Cesenatico sono alle 12:23 e alle 18:13.
Anche in questo caso il padrone di casa è un “MyWay”, solitamente la vettura 20719, soppiantata nel sul finire del mese di  luglio dalla 20741, ritratta in arrivo a Cesenatico.

Da Spinello e Civorio, a Tagliata e Pinarella.


Passiamo ora alla 210, una linea presente tutto l’anno ma che in estate viene prolungata da Cesena,  fino al mare.
La 210 è l’autolinea storica della “SAR Ranchio”, avente il compito di collegare l’intera valle del torrente Borello con il capoluogo cesenate. Fa parte del gruppo di linee che ATR ha assorbito a livello gestionale solo nel 2002/2003, dopo essere diventata Agenzia per la Mobilità.
Il prolungamento al mare, più precisamente a Tagliata e Pinarella, è presente praticamente da sempre.
Il capolinea collinare della 210 è situato a Spinello, località del comune di S.Sofia conosciuta a tanti anche col nome di “Sportilia”. Di qui il tragitto prevede discesa a valle lungo la provinciale 95 effettuando transito presso borghi e frazioni quali Civorio, Ranchio, Linaro, S.Romano, Piavola e Borgo delle Rose. Giunti a Borello ci si inserisce poi sulla storica “statale 71”, la principale arteria che serve la valle del Savio dopo la superstrada E45; lungo essa si incontrano S.Carlo e S.Vittore, entrando poi a Cesena percorrendo via Savio. In città la fermata principale è posta presso la locale autostazione, capolinea nel periodo invernale.
L’uscita verso il mare avviene attraverso il viadotto Kennedy e la “Cervese”, percorsa per intero. Per servire la zona costiera posta tra Pinarella e Tagliata, causa alcuni sensi unici, è previsto un lungo anello che ha come punti principali di riferimento via Pinarella, il lungo-pineta di Tagliata ed il centro commerciale di Pinarella; quest’ultimo funge da capolinea per le corse discendenti che servono prima Tagliata, località presso la quale hanno origine invece le corse ascendenti, di ritorno.
La linea 210, da sempre, prevede corse solo nei giorni feriali. I “giri” sono due: quello mattutino ricopre l’intera tratta con la corsa di andata che parte da Spinello alle 6:31, mentre quella di ritorno da Tagliata alle 12:00; nel pomeriggio vi è poi una coppia di corse limitate a Civorio da dove la discendente parte alle 14:00, mentre la rispettiva di rientro lascia Tagliata alle ore 18:00.
A gestire la 210 è, ancora oggi, la “SAR”, subappaltatrice di Start; anche su questa tratta operano i MyWay, con un’alternanza tra i due da anni affidati alla residenza di Civorio/Ranchio, vale a dire la vettura 20720, classe 2003, e la 20750, del 2005. L’immagine in allegato ritrae la prima delle due, in transito presso Borello sulla corsa serale di ritorno. 

Bagno di Romagna – Mare.


A metà anni 2000, quando è avvenuta la creazione delle “linee mare”, attive inizialmente in forma sperimentale, ATR ha ragionato con l’ottica di realizzare una serie di interazioni che consentissero agli abitanti delle vallate della provincia di raggiungere comodamente la zona costiera.
Tra le aree territoriali prese in considerazione non poteva mancare la parte alta della Valle del Savio, la principale che “sfocia” nella città di Cesena: in quelle zone, all’epoca, era forte l’esigenza da parte dei residenti di avere la possibilità di raggiungere il mare utilizzando i mezzi pubblici pertanto l’agenzia forlivese, nella fase di pianificazione, ha deciso di realizzare una linea mare di vallata, con corse allacciate ad una linea già presente sul territorio.
E’ nata così la linea 222 Bagno di Romagna – Cesenatico abbinata alla 218, relativamente alla tratta Alfero-Acquapartita-Bagno di Romagna.
Come accennato in precedenza, a partire dal 2014, complice anche un flessione in diminuzione da parte degli utenti, la 222 è stata in un certo qual modo abbinata alla 142 con un allungamento della tratta fino a S.Mauro Mare, ma con una riduzione del suo programma di esercizio, in concomitanza col periodo di effettuazione della Arezzo-Rimini, passando da quattro giornate infrasettimanali di effettuazione a due sole: questo comporta la possibilità di vedere in servizio l’autobus della 222, nei mesi di giugno e settembre, nelle giornate di martedì, giovedì, sabato e domenica, mentre a luglio ed ad agosto solamente al martedì ed al giovedì.
La 222 viene garantita, in quei determinati giorni, da una coppia di corse. In andata l’autobus parte da Bagno di Romagna alle 7:30, effettua carico a S.Piero in Bagno 5 minuti dopo per poi raggiungere la costa percorrendo dapprima la E45, poi la secante di Cesena, una porzione di via Ravennate e la Cervese fino a Pinarella. Qui si ricalca il medesimo tracciato della 142 servendo Pinarella presso il lungo pineta ed il Centro Commerciale, quindi Tagliata, Zadina, il parco Acquatico di Atlantica, la zona mare di Cesenatico Ponente e Cesenatico Centro, continuando sul Lungomare Carducci fino a Gatteo Mare, giungendo infine a S.Mauro Mare alle ore 9:40.
La corsa di rientro parte dal capolinea “san maurese” di P.le della Libertà alle 17:30 e raggiunge Bagno di Romagna  alle ore 19:20.
Anche in questo caso l’autobus impiegato è un MyWay, complice il fatto che la 222 è in sub-affido alla “F.lli Spighi” di S.Piero in Bagno: la vettura principalmente impiegata nel corso dell’estate 2017 risulta essere la 20721.
A questo punto qualcuno si chiederà: e le interazioni sulla 218?
Ebbene, nelle giornate di attivazione della 222 il medesimo autobus effettua due giri su tale linea: al mattino parte alle 6:35 da S.Piero in Bagno, raggiunte Alfero alle 6:55, riparte alle 7:00 e scende sul medesimo tragitto di andata, ma proseguendo fino a Bagno di Romagna (arrivo alle 7:25).
Analogamente, alla sera, l’autobus parte da Bagno di Romagna alle 19:25, sale fino ad Alfero (19:50), scendendo poi a S.Piero con arrivo alle 20:10.
Nei sabati e nelle domeniche di luglio e agosto, quando la 222 è “ferma”, le corse della 218 sono comunque attive, seppur effettuate con “furgonati” sempre a marchio “Start”,  garantendo così le coincidenze con la linea 142.

La Sarsina – Pinarella.


All’interno della valle del Savio vi è un’altra linea mare, la 224 Sarsina – Pinarella, che vanta alle proprie spalle una storia piuttosto lunga, complice il fatto di essere coincidente con quella che fu la “Linea diretta al Mare Sarina-Pinarella” della Aut.zi Casadei, azienda che ha in carico tutt’ora questa tratta, seppur in qualità di sub-affidatario per conto di Start Romagna.
Da Sarsina la 224 scende a valle lungo quella che tutti i romagnoli definiscono la  “vecchia statale”, ossia la storica arteria di comunicazione della vallata, soppiantata sulle lunghe percorrenze a seguito della (seppur lunga e travagliata) costruzione della E45.
La 224 serve pertanto i principali centri abitati di Montecastello, Mercato Saraceno, Gualdo, Borello, S.Carlo e S.Vittore; giunto a Borgo Paglia, periferia cesenate, l’autobus entra in E45, uscendo una volta arrivato all’altezza di Casemurate, continuando poi sulla “Cervese” fino alle porte Cervia e proseguendo sulla SS16 “Adriatica” fino a Pinarella dove, dopo aver fatto ingresso all’intero della località rivierasca, vengono effettuate due sole fermate: una presso il “lungo pineta” (v.le Italia), l’altra invece al locale centro commerciale.
La 224 viene garantita da due coppie di corse giornaliere per tutto l’arco dell’estate: le partenze da Sarsina sono alle ore 7:00 e 13:30, mentre i rientri lasciano il capolinea “Costa dei Pini” posto a Pinarella lungo il già citato viale Italia alle 12:10 e 18:00.
Anche in questo caso l’autobus prevalentemente impiegato è un MyWay: tra quelli incontrati nel corso della stagione 2017 vi è stata anche la vettura 20746.

I collegamenti dai capoluoghi provinciali.

Vogliamo menzionare anche le tre principali linee che collegano i due capoluoghi della provincia forlivese al mare.


La prima è la 126, linea extraurbana che, sempre attiva nel corso dell’anno, collega la città di Forlì con la costa. Nel periodo estivo, e da alcuni anni nei festivi compresi tra il 1° di maggio ed il termine delle scuole, la 126 prevede una doppia diramazione che, dopo aver raggiunto Cervia percorrendo prevalentemente la “Cervese”, fa sì che gli autobus possano servire la porzione rivierasca compresa tra il parco acquatico di Atlantica e quello divertimenti di Mirabilandia.
Nello specifico, la diramazione “nord” prevede il raggiungimento di Milano Marittima, Lido di Savio e Lido di Classe e con tre corse, due discendenti ed una ascendente, Mirabilandia.
Su tale diramazione tutte le corse in direzione “mare” effettuano un ingresso regresso sul ramo “sud” all’interno di Cervia, fino alla rotonda di intersezione tra viale Milazzo il Lungomare Grazia Deledda. Inoltre due corse, nel medesimo senso di percorrenza, una mattutina per Lido di Classe ed una pomeridiana per Mirabilandia, effettuano un percorso diretto che non tocca Cervia, ma che prevede transito lungo l’argine sinistro del fiume Savio, transitando presso le porzioni di Castiglione e Savio poste all’interno del comune di Ravenna.
Relativamente al ramo “sud” invece va sottolineato il fatto che, percorrendolo, i bus servono le località di Pinarella, Tagliata, Zadina ed il già citato parco di Atlantica.
Le partenze estive dal PuntoBus di Forlì avvengono generalmente ogni ora (salvo alcuni “vuoti”), solitamente alternando un giro verso nord ed uno verso sud.
La 126 è una di quelle linee in cui, nel corso degli ultimi mesi, è stato possibile riscontrare l’impiego dei nuovi CrosswayLE; nonostante questo non è mancata la presenza di autobus in uso anche negli anni passati, come i MyWay o i Setra S415UL. L’immagine in allegato ritrae una di queste ultime vetture, più precisamente la matr. 20691 impegnata sulla corsa pomeridiana che parte da Mirabilandia e, dopo aver raggiunto il PuntoBus di Forlì, prosegue lungo la via Emilia fino a Faenza.


Per quel che concerne la città di Cesena, la principale linea che la collega al mare è la suburbana 94 che nel periodo estivo prolunga il suo tracciato da Cesenatico, principale capolinea nel periodo invernale, fino a  Gatteo Mare, con alcune corse che raggiungono anche S.Mauro Mare.
Il percorso è piuttosto semplice: a Cesena il capolinea è posto presso il locale PuntoBus, con gli autobus che si muovono in città sull’asse autostazione, Barriera, via Emilia, inserendosi poi sulla provinciale che porta al mare, meglio nota come via Cesenatico, percorsa per intero fino all’omonima cittadina rivierasca, con eccezione per le corse contraddistinte dalla lettera “A”, vale a dire quelle che deviano il proprio tracciato per servire la località di Ruffio.
All’interno di Cesenatico gli autobus percorrono i viali Cecchini, Roma, Leonardo Da Vinci, Anita Garibaldi e Carducci, ai quali si deve aggiungere, per le corse ascendenti, un ingresso regresso lungo via Cecchini con inversione di marcia alla rotonda posta dinnanzi alla stazione ferroviaria.
Percorrendo il lungomare in direzione sud gli autobus della 94 ricalcano il medesimo tragitto effettuato dalla linea urbana 1 nella fascia oraria serale, toccando Valverde e Villamarina ed andandosi ad attestare presso il capolinea di via Euclide a Gatteo Mare.
Per quel che concerne le corse prolungate a S.Mauro Mare il tragitto prevede il transito lungo viale delle Nazioni, via Litorale Marina e via Marina, con capolinea posto presso P.le della Libertà, lo stesso in cui si attesta anche la linea 4 di Rimini.
La 94 possiede un programma di esercizio giornaliero e, complice il fatto di avere, tra Gatteo Mare e Cesena, un tempo di giro di 2 ore ed una frequenza pari  30’, gli autobus effettuano generalmente partenze dai “punti estremi” al minuto 20 e 50 di ogni ora, con le corse del “20” che effettuano la deviazione per Ruffio.
I prolungamenti per S.Mauro Mare, in senso discende, interessano la prima corsa del mattino (ore 6:05) e le partenze delle 8:20 e 17:20; i rispettivi rientri lasciano “S.Mauro” alle 7:08, 9:23 e 18:23.
Essendo una suburbana, le vetture utilizzate sulla 94 non possono che possedere tale tipologia di allestimento; tra di esse vi sono anche i BredaMenarinibus AvancityLS CNG della flotta “ex ATR”, come dimostra lo scatto inserito che ritrae la vettura 21013 appartenente al lotto del 2008.


Da Cesena poi vi è un’altra linea che raggiunge il mare, servendo la porzione di costa più prossima alla cittadina di Cervia: è la 241 Cesena PuntoBus – Lido di Savio, tratta che, pur essendo presente anche nel periodo invernale, in estate si caratterizza per il fatto di essere percorsa da otto coppie di corse giornaliere: le partenze dall’autostazione di Cesena sono previste alle 6:20, 7:20, 8:20, 9:20, 10:20, 12:20, 14:20 e 17:30, mentre i rientri da Lido di Savio alle 7:20, 8:20, 9:20, 10:20, 11:20, 13:20, 16:20 e 18:40.
E il tragitto?
Molto semplice: da Cesena si raggiunge la costa, più precisamente la località di Pinarella, lungo la “Cervese”. Di qui si segue la parte più prossima al litorale, servendo il centro commerciale di Pinarella, il lungomare Deledda e la circonvallazione Sacchetti a Cervia, viale 2 giugno e l’Anello del Pino a Milano Marittima, arrivando a Lido di Savio lungo viale Matteotti.
Dallo scorso anno (2016), il servizio estivo sulla linea 241 è stato interamente sub-affidato alla “SAR Ranchio”, azienda del gruppo “CR-Bus”, che opera  anch’essa utilizzando i classici “MyWay verdi”.
Tra le vetture di cui si è potuta riscontrare la presenza vi è la 20737, già da alcuni anni in uso al privato cesenate.

Francesco Gardini – 27/08/2017